Tifo e concorsi: l’agenzia dell’Arcella lavora per l’Islanda

26 June 2018
Agenzia Arcella lavora per Islanda copertina2

MONDIALI

«E’ molto lontana l’Islanda, è vicina a Padova l’Islanda!». La frase innocente di un bambino, pronunciata allo Zecchino d’Oro di 23 anni fa, l’anno scorso è diventata all’improvviso un tormentone virale in grado di catturare migliaia di condivisioni su Facebook e 500 mila visualizzazioni su YouTube. Quel bambino non sapeva che Padova e l’Islanda sono in realtà tutt’altro che vicine: distano quasi quattromila chilometri. 

 

Eppure in questi giorni c’è un filo che unisce idealmente la città del Santo e i vichinghi protagonisti al Mondiale. YAK Agency, giovane agenzia di comunicazione padovana, sta infatti seguendo passo dopo passo la nazionale islandese. Si è inventata un’operazione simpatia legata alla nazionale di Hallfredsson e compagni, ha spedito due inviati in Russia e ha così portato un piccolo pezzo di Padova nel cuore dell’evento sportivo dell’anno: il mondiale di calcio, appunto. L’agenzia guidata da due vecchi compagni del liceo Cornaro, Marco Dalla Dea e Giovanni Cecolin, ha sede alla Fornace Morandi in zona Arcella. 

 

In queste settimane è presente in Russia per produrre contenuti fotografici e multimediali legati alla nazionale che ha catturato la simpatia di moltissimi italiani. YAK Agency, da tempo impegnata nel settore sportivo, è arrivata fin qui grazie alla partnership con Erreà Sport, sponsor dell’Islanda, unico marchio sportivo italiano presente ai Mondiali. Già da mesi l’agenzia padovana ha puntato il mirino su Mosca, lanciando il concorso fotografico #InnerViking e invitando gli appassionati di tutta Europa a tifare per i ragazzi dalle maglie blu. Il risultato è stato strepitoso, visto che il contest ha raggiunto cinque milioni di persone in tutto il mondo. 

 

«Siamo da oltre dieci anni nel mondo dello sport - racconta Dalla Dea - e lavoriamo in tutto il mondo. È il nostro primo Mondiale ma siamo stati coinvolti per le Olimpiadi di Pechino, Londra e Rio de Janeiro. Guardiamo già a Tokyo 2020». L’agenzia segue calcio, basket e atletica, ma anche sci. tiro a segno e tiro al piattello. «Abbiamo sempre guardato lontano ma il nostro cuore è a Padova - aggiunge Cecolin -, Questa città non ha nulla da invidiare a Milano o ad altre grandi città europee in termini di creatività». 

 

La brillantezza dei ragazzi padovani dietro al monitor, quella dei “vichinghi” sul rettangolo verde: indipendentemente da come andrà questa sera la partita Islanda-Croazia, il binomio si è già rivelato vincente. 

 

Articolo di Gabriele Pipia, pubblicato sul Gazzettino il 26.06.2018


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