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Contenuti web: verso un necessario approccio “accessibility-first”

29 August 2023
cover accessibilita web YAKAgency
“The power of the Web is in its universality. 
Access by everyone regardless of disability is an essential aspect.”
 Tim Berners-Lee, inventore del World Wide Web


"Il potere del Web risiede nella sua universalità. L'accesso da parte di tutti, indipendentemente dalla disabilità, è un aspetto essenziale". Così affermava Tim Berners-Lee, l'inventore del "www". Partendo da questa frase vorrei approfondire il tema dell'accessibilità dei contenuti web. Ma andiamo con ordine.

Cos’è l’accessibilità web

Quando si parla di accessibilità e web si fa riferimento alla possibilità di fruizione dei contenuti di un prodotto web da parte di tutti gli utenti, anche quelli in condizione di deficit o disabilità fisiche quali non vedenti, ipovedenti o persone impossibilitate ad utilizzare strumenti comuni di navigazione. 

Secondo “Conoscere il mondo della disabilità”, la più recente e completa osservazione sulle disparità sociali tra le persone con disabilità e il resto della popolazione pubblicata nel 2019 da ISTAT, le persone che soffrono di gravi limitazioni che impediscono loro di svolgere attività abituali sono circa 3 milioni e 100 mila, pari al 5,2% della popolazione totale. La platea di utenti web risulta poi ancor più variegata in termini di “condizioni di utilizzo” se si considerano anche altri fattori, come l’anzianità e il domicilio in aree rurali e/o in paesi in via di sviluppo.

Quando i siti web e gli strumenti web sono progettati e codificati correttamente, le persone con disabilità possono utilizzarli. Tuttavia, attualmente molti siti e strumenti vengono sviluppati con barriere all'accessibilità che li rendono difficili o impossibili da utilizzare per alcune persone. Rendere il web accessibile porta benefici a individui, aziende e alla società. 
Oltre alle ragioni di inclusività, ci sono altri aspetti fondamentali da considerare in termini di miglioramento dell’accessibilità:

  • un aspetto tecnico: lato SEO (Search Engine Optimization) l’utilizzo di un approccio attento all’accessibilità garantirà sicuramente risultati più ottimali;
  • un fattore di business: un prodotto di design accessibile avrà sicuramente un ritorno più vantaggioso in termini di soddisfazione degli utenti;
  • un motivo di brand awareness: l’accessibilità può rafforzare un brand ed estenderne quindi le potenzialità di mercato.

Inoltre, l’accessibilità del web è un requisito necessario per legge in diverse ambiti: si pensi per esempio al settore della Pubblica Amministrazione, dove da diversi anni i siti web devono essere impostati in linea con le normative UE. L’accessibilità web risulta oggi sempre più necessaria: per questo è importante impostare ogni progetto secondo un approccio quanto più possibile “accessibility-first”, e per farlo si dovranno seguire degli standard web internazionali.

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Linee Guida per l’accessibilità web

Le linee guida per l'accessibilità del contenuto Web (note come WCAG - Web Content Accessibility Guidelines) definiscono specifiche tecniche per rendere i contenuti Web più accessibili. Le WCAG sono sviluppate e mantenute dal World Wide Web Consortium (W3C), l'organizzazione non governativa internazionale che ha come scopo quello di favorire lo sviluppo di tutte le potenzialità del World Wide Web e diffondere la cultura dell'accessibilità della Rete. 

Le WCAG sono organizzate sulla base di 4 principi fondamentali:

  • La percettibilità del contenuto web, secondo cui informazioni e interfaccia utente in tutte le sue componenti devono essere presentate agli utenti in modo tale da poter essere sempre percepite correttamente;
  • L’operabilità, ovvero la condizione tale per cui i componenti dell'interfaccia utente e la navigazione risultino essere sempre utilizzabili, a prescindere da dispositivo, sistema operativo e/o browser, così come anche dal contesto di utilizzo di questi ultimi;
  • L’intelligibilità di informazioni e azioni eseguibili tramite l’interfaccia utente, ottenibile a partire da una strutturazione del contenuto secondo una gerarchia ordinata;
  • La robustezza del contenuto web, cioè quella caratteristica che ne garantisca sempre l’interpretazione da parte della più ampia varietà di user agents, incluse le tecnologie di assistenza (screen reader, tastiere "braille", puntatori mouse “intelligenti” e simili).‍



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Come rendere effettivamente accessibile il contenuto web

Il tema dell’accessibilità del contenuto web risulta quanto mai centrale oggigiorno e sembra occupare fortunatamente sempre più spazio all’interno dell’opinione pubblica. Rendere accessibile il prodotto web è però un percorso non scontato, ma il risultato non solo di una serie di pratiche da mettere in campo in termini di design e sviluppo, ma anche di un approccio al progetto consolidato nel corso del tempo. È necessario infatti definire a priori i requisiti di accessibilità e più in generale portare avanti una cultura aziendale che educhi costantemente all’importanza di questo tema.

Ecco una lista di best practices da cui partire per avere un prodotto che proponga una solida base in termini di l’accessibilità:

  • deve essere garantita la responsiveness del prodotto web, senza nessuna perdita di contenuti e/o funzionalità (evitando dunque quello spiacevole ed inatteso scroll bidirezionale);
  • colore: le WCAG 2.1 definiscono dei range minimi di contrasto colore entro cui garantire l’accessibilità del contenuto (4.5:1 per gli elementi di testo e 3:1 per gli elementi non testuali);
  • gli elementi di interazione devono avere una “safe-area” entro la quale poter eseguire l’azione necessaria (individuata in 44px d’altezza, da considerare anche se l’elemento risultasse visivamente inferiore a 44px).
  • utilizzare tutti gli elementi semantici messi a disposizione e farlo secondo logica, a partire dagli elementi di markup più comuni come i titles (con gerarchia da h1 a h6), sino a header, footer, main, section, aside, article, table e così via. Questi elementi (conosciuti come ‘landmarks’) consentono ad esempio a tutti gli screen readers di comprendere la struttura e navigare il contenuto più rapidamente;
  • quando effettivamente necessario, ricorrere all’utilizzo di ulteriori elementi semantici (ne è un esempio il classico “aria-label”) presi in prestito dal recente standard internazionale WAI-ARIA, al fine di garantire agli strumenti di tecnologia assistiva di comprendere il significato dei vari elementi presenti;
  • definire per le immagini presenti un ‘alternate text, abbreviato in alt, così da fornire un testo alternativo se l’immagine non può essere vista (l’utilizzo dell’attributo alt="" vuoto è consigliato se l’immagine è solo a scopo decorativo);
  • utilizzare gli elementi “button” e “a” (cioè le ancore o link) secondo la logica per cui sono stati creati: i buttons dovrebbero essere utilizzati per tutte quelle interazioni che avvengono all’interno di una medesima pagina, mentre le ancore per quelle interazioni volte a navigare verso altre pagine o visualizzazioni differenti del contenuto;
  • assicurare sempre all’utente la possibilità di navigazione tramite tastiera;
  • disegnare e quindi sviluppare pagine e contenuti che possano essere navigati senza perdere in funzionalità anche quando ridimensionati o zoomati;
  • affidarsi senza paura ad alcuni tra gli innumerevoli strumenti per migliorare l’accessibilità del proprio applicativo web.

Se vuoi ulteriormente approfondire questo argomento, contattaci per saperne di più.